Biblioteca Umanistica
Indirizzo
Via Aurelio Saffi, 2
61029 Urbino
Contatti
Tel.: +39 0722 305207
Fax: +39 0722 305286
E-Mail: bibhum@uniurb.it
Servizi
Accesso disabili: Accesso parziale
Orario
Orario di apertura
dal 07/01/2024 al 22/12/2024
Giorni di chiusura
- da 15/08/2024 a 20/08/2024
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La Biblioteca acquista e mette a disposizione degli utenti i libri di testo degli ultimi tre anni accademici, e possiede un’ampia collezione di enciclopedie, dizionari, bibliografie e strumenti per orientarsi nelle discipline di pertinenza. Questi volumi sono collocati in apposite sezioni e sono esclusi dal prestito. Puoi richiederli al banco prestito compilando una richiesta e lasciando in deposito un documento di riconoscimento.
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La biblioteca eroga tutti i servizi previsti dal Regolamento delle Biblioteche di Ateneo, con orario continuato. Puoi consultare presso di noi tutto il nostro materiale (per i libri antichi in maniera controllata) e prendere in prestito 3 volumi per 30 giorni. Il prestito è rinnovabile, a meno che non sia stato richiesto da un altro utente.
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La nostra Biblioteca dispone di una raccolta molto ampia di riviste, la maggior parte delle quali sono consultabili presso la Sezione Emeroteca, che si trova nella sede in Casa Diani, via Santa Chiara, 18 (a poche decine di metri dalla sede centrale dell’Università), già abitazione del Magnifico Rettore Carlo Bo.
L’Emeroteca è aperta il lunedì, mercoledi, venerdi, dalle 8:30 alle 13:00; il martedi e giovedi dalle 8:30 alle 17:00.
Qui trovi oltre 5.000 testate di riviste e giornali, prevalentemente di argomento umanistico, di cui circa 1.000 correnti. Nella Sala Esposizione si possono visionare direttamente gli ultimi numeri dei periodici più importanti suddivisi per materia e disposti in ordine alfabetico. Le annate arretrate si richiedono compilando apposite schede. Le raccolte storiche sono consultabili in apposite sale riservate. Tra i fondi di particolare rilievo va ricordato il lascito del Prof. Enzo Santarelli, che costituisce una raccolta unica nel suo genere per la storia politica e sociale del Novecento, con una ricca documentazione sulla storia del movimento operaio italiano.
Presso l’Emeroteca è attivo il servizio di Document Delivery, che ti consente di richiedere fotocopie di articoli pubblicati su periodici da noi non posseduti e reperibili in altre Università italiane. Per le richieste puoi contattare maria.diludovico@uniurb.it o compilare questo modulo.
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La Biblioteca seleziona e acquista le principali banche dati per l’ampio dominio delle Scienze umane e mette a disposizione degli utenti un gran numero di periodici in formato digitale.
Oltre alle più importanti risorse di carattere generale, come Jstor, puoi trovare qui di seguito gli elenchi delle risorse on line selezionate per le tue esigenze.
NOTA BENE: alcune risorse digitali sono consultabili soltanto dall'interno delle reti informatiche dell'Università. Se vuoi, puoi farlo anche farlo da casa, ma devi utilizzare il nostro servizio proxy.
- Risorse online per Lingua e letteratura italiana
- Risorse online per Lingue e letterature classiche e medioevali
- Risorse online per Lingue e letterature straniere contemporanee
- Risorse online per la Psicologia
- Risorse online per Filosofia e Storia
- Risorse online per le Scienze della formazione
- Risorse online per la Sociologia
- Risorse online per la Geografia
- Risorse online per la Storia dell’Arte
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- Risorse online per le Scienze religiose
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Responsabile Marcella Peruzzi - email marcella.peruzzi@uniurb.it - tel. +39 0722 304314 |
|
Referente Area Umanistica Enrica Veterani - enrica.veterani@uniurb.it, tel. +39 0722.305273 |
|
Consultazione, prestito Guidubaldo Balsamini - guidubaldo.balsamini@uniurb.it, tel. +39 0722.305207 Carlo Alberto Marotti - carlo.marotti@uniurb.it, tel. +39 0722.305207 Alessandra Galli - alessandra.galli@uniurb.it, tel. +39 0722.305207 |
Prestito interbibliotecario e Document Delivery – Reference e informazioni bibliografiche Giuseppe Ambrogi - giuseppe.ambrogi@uniurb.it, tel. +39 0722.305210 Fabrizia Vitale - fabrizia.vitale@uniurb.it, tel. +39 0722.305210 |
Acquisizioni e recupero catalografico Elena Baldoni - elena.baldoni@uniurb.it, tel. +39 0722.305213 |
Catalogazione e gestione delle collezioni Giuseppina Barzotti - giuseppina.barzotti@uniurb.it, tel. +39 0722.305217 |
Fondo Antico e Archivio storico Federico Marcucci - federico.marcucci@uniurb.it, tel. +39 0722.305208 |
Sezione Emeroteca – Gestione abbonamenti e Document Delivery Maria Francesca Di Ludovico - maria.diludovico@uniurb.it, tel. +39 0722.305275 |
Sezione Emeroteca – Distribuzione e servizi ausiliari Desiderio Virgili - desiderio.virgili@uniurb.it, tel. +39 0722.305272 |
Cenni sulla storia e sul patrimonio della Biblioteca
L’attuale Biblioteca Universitaria ha origine con la biblioteca che Clemente XI, con bolla del 12 luglio 1720, fonda ad uso dei cittadini di Urbino e degli studiosi dell’Università ...
Questa Biblioteca Comunitativa dei Francescani (la Biblioteca era infatti annessa al Convento di San Francesco, anche se dalla bolla papale sopra menzionata si evince il carattere di biblioteca pubblica e non conventuale) si configura come un parziale risarcimento del trasferimento in Vaticano della biblioteca di Federico da Montefeltro, voluto da papa Alessandro VII nel 1657. L’urbinate Clemente XI (al secolo Giovanni Francesco Albani) aveva così voluto beneficare la sua amata città, con la donazione di libri di sua proprietà, nonché di libri provenienti dalle biblioteche private di Alessandro Fedeli, vescovo di Jesi, e dell’archiatra pontificio Giovanni Maria Lancisi.
Negli anni immediatamente successivi all’unità d’Italia vengono presi provvedimenti che riconoscono alla Biblioteca di Urbino il duplice ruolo di Universitaria e Comunale: infatti Lorenzo Valerio, Commissario Regio delle Marche, stabilisce che alla Biblioteca Universitaria di Urbino affluiscano il patrimonio librario proveniente dalle biblioteche degli ordini religiosi soppressi e le risorse documentali del Comune di Urbino: infatti nel 1862 la biblioteca voluta e fondata da Clemente XI viene incorporata alla Biblioteca Universitaria, che aveva incominciato a formarsi solo pochi anni prima, agli inizi dell’Ottocento. In questi anni la biblioteca urbinate comincia dunque ad assumere una consistenza più che rispettabile: alle opere originariamente possedute, per lo più di carattere giuridico, vanno ad aggiungersi numerose pubblicazioni filosofiche, ecclesiastiche e teologiche; in relazione a quest’ultimo ramo del sapere il sistema bibliotecario urbinate offre a tutt’oggi un’ottima copertura bibliografica: a tale proposito si pensi alla Biblioteca dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose «Italo Mancini», che conserva le opere appartenute al compianto professore e sacerdote.
Diversa origine ha la raccolta dei manoscritti, per la quale occorrerà aspettare gli anni immediatamente successivi alla prima guerra mondiale, quando il Conte Luigi Nardini, al quale nel 1908 era stata affidata la direzione della Biblioteca, inizia le pratiche per la costituzione di un Archivio Storico, volto a garantire ai documenti delle istituzioni cittadine ciò a cui le carte naturalmente aspirano, cioè un’adeguata conservazione, unitamente alla possibilità di essere messe a disposizione degli utenti; il tutto più con il conforto della buona volontà e dell’entusiasmo di singole persone e istituzioni che per l’efficacia dei provvedimenti legislativi.
Nel corso del secolo recentemente conclusosi la storia della Biblioteca non presenta scossoni particolari; va detto comunque che - soprattutto negli ultimi anni - la donazione delle biblioteche personali di alcuni docenti scomparsi ha notevolmente arricchito la Biblioteca.
Breve descrizione della sede
La Biblioteca Centrale Umanistica ha attualmente sede all’interno di Palazzo Bonaventura, l’edificio che fa da fondale a Piazza Rinascimento, e che è costantemente meta di turisti desiderosi di vedere l’antica dimora dei Montefeltro, i quali vi abitarono dal XIV° secolo sino al 1446, quando Federico si trasferì nel nuovo Palazzo Ducale, anche se agli effetti del palazzo originale non resta quasi a: il portale gotico in pietra del Furlo e gli stemmi del conte Antonio da Montefeltro e di sua moglie Agnesina de’ Prefetti di Vico. Tuttavia la suggestione di tali memorie storiche induce spesso in errore i visitatori, ai quali occorre chiarire in primo luogo che il posseduto della Biblioteca non ha a a che fare con la famosissima Libraria manoscritta di Federico da Montefeltro, che fin dal 1657 si trova alla Biblioteca Apostolica Vaticana, né con l’importante archivio della famiglia Montefeltro - Della Rovere, conservato attualmente presso l’Archivio di Stato di Firenze.
La sede ha un’estensione notevole, e si articola in una parte riservata agli uffici, raccolti nella zona più prossima al Palazzo Ducale, eccezion fatta per l’Ufficio Prestiti ed Informazioni Bibliografiche, sei sale di lettura che allo stesso tempo conservano materiale librario ed ospitano gli studiosi, altre sei sale utilizzate come magazzini librari ai quali gli utenti non hanno accesso (il deposito librario di Linguistica Generale, ove sono custoditi anche i registri del Fondo della Congregazione di Carità, l’ex-Sala dei Delegati, l’archivio delle riviste, le due aule che compongono il c. d. archivio sotterraneo, e la c. d. Sala ‘B’, dove si trova la gran parte dei manoscritti) ed infine uno scantinato.
La Biblioteca offre 90 posti di lettura, comprese sei postazioni munite di p. c. per l’interrogazione delle risorse informatizzate. Purtroppo per problemi di spazio non è stato possibile collocare il materiale a scaffale aperto.
Patrimonio
- Volumi: circa 500.000, più circa 27.000 opuscoli (la maggior parte delle opere è di carattere umanistico, anche se non manca un cospicuo numero di testi scientifici che spaziano dalla botanica alla chimica e vanno dal sedicesimo secolo ai primi del ‘900).
- Emeroteca: circa 5.000 titoli di periodici, circa 1.000 dei quali sono abbonamenti correnti.
- Fondi speciali: vanno ricordati in particolare i lasciti testamentari di Fabio Cusin e Gino Franceschini, importanti per ciò che concerne le materie storiche, di Luigi Meschieri per la psicologia e la pedagogia, Alessandro Ronconi e Alessandro Spadoni per le antichità classiche, Leone Traverso per la letteratura (in particolare per la germanistica), Emilia Giancotti Boscherini e Nicola Ciarletta per la filosofia.
- Risorse elettroniche a disposizione dei fruitori: PsycINFO – PSYCARTICLES (la più importante collezione al mondo di riviste full text nel campo della psicologia e scienze affini; MLA International Bibliography (Edizione in formato elettronico del noto repertorio bibliografico relativo agli studi letterari e linguistici: oltre 1,4 milioni di registrazioni bibliografiche dal 1963 (l'accesso alla risorsa è disponibile in monoutenza dall'Istituto di Lingue); Database of Classical Bibliography: disponibili in formato elettronico i voll. dal 1969 al 2000 dell'Annee Philologique, la più autorevole bibliografia internazionale di antichità classica (si può accedere alla risorsa via web ma dai soli pc dell'Istituto di Filologia Classica e Civiltà Antiche); Ulrich's Web (si tratta di uno strumento che fornisce dati su seriali di oltre 80.000 editori di 200 paesi e contiene più di 250.000 registrazioni (l'accesso è disponibile via web dai pc della Biblioteca Centrale Umanistica); Dyabola Database: versione elettronica dell'Archäologische Bibliographie, catalogo dell'Istituto Archeologico Germanico di Roma (al supporto magnetico disponibile presso l'Ist di Archeologia, si è aggiunta un'interfaccia web che garantisce un accesso libero dai pc dell'Ateneo); AIDA: Articoli Italiani di Periodici Accademici: spoglio Bibliografico per gli studi sociali, le scienze umane e le arti (consultabile presso l'Emeroteca della Biblioteca Centrale Umanistica); CLCLT-4 (Centre Traditio Litterarum Occidentalium Consultabile presso l'Ist. di Civiltà antiche).; CLCLT-5 (Centre Traditio Litterarum Occidentalium 2002); Moderante Paul Tombeur 3 Cd-Rom +1 manuale a stampa, consultabili presso l'Ist. di Storia (vol. I - Antiquitas Patre Latini usque ad 500, Biblia; vol.II - Patres Latini 501-735; vol.III - Scriptores Medii Aevi, Recentior latinitatis); DOEC (Dictionary of Old English Corpus: è un archivio on-line che include almeno una copia di ogni vocabolo dell'inglese antico. Il dizionario è accessibile via web dai pc dell'Istituto di Lingue); Pubblicazioni dell’Archivio Segreto Vaticano su CD-ROM (la Biblioteca Centrale Umanistica ha attualmente acquisito la raccolta dei Registri Vaticani che va da Martinus V a Calixtus III, consultabile in monotutenza); Grande Dizionario Enciclopedico - Modulo Multimediale: una ricchissima banca dati enciclopedica (disponibile presso la Biblioteca Centrale Umanistica in supporto Cd-Rom e DVD); Monumenta Germaniae Historica.
- Archivio Storico: comprende quattro settori
· Fondo dell’Università, suddiviso in buste e volumi, che raccoglie manoscritti di varia natura e documenti storici riguardanti la vita dell’Università sin da quando, nel 1506, per volere di Guidubaldo I da Montefeltro, viene istituito il Collegio dei Dottori, che può essere considerato il nucleo fondativo dell’odierna Università degli Studi;
· Fondo della Congregazione di Carità, suddiviso in buste e volumi, che illustra le vicende anche amministrative di un’associazione urbinate assai importante e scarsamente studiata,
· Fondo del Comune, suddiviso in buste e volumi, che offre allo studioso di storia locale una cospicua mole di informazioni e testimonianze sulla vita della città, nei suoi aspetti sociali, culturali, letterari, storici ed amministrativi: ad esempio, in questo settore troviamo conservate le lettere originali scritte da Federico Veterani (1643 - 1695), il valoroso maresciallo urbinate che combatté contro i turchi; la parte restante dell’archivio, dal 1850 circa in poi, è conservata dal Comune di Urbino;
· Raccolta generale delle pergamene: si tratta di 1422 pergamene contenenti atti amministrativi che vanno dal XIII° al XVIII° secolo.
Bibliografia sulla biblioteca
Luigi Nardini, Cenno storico sulla biblioteca della libera Università di Urbino, Urbino, M. Arduini, 1909; Luigi Servolini, La Biblioteca Universitaria di Urbino, in «Accademie e Biblioteche d’Italia», VIII, (1934), n. 5, p. 437 – 442; Luigi Moranti, Biblioteca Universitaria di Urbino, v. LXXX degli Inventari dei manoscritti delle biblioteche d’Italia, Firenze, Leo S. Olschki, 1954; Luigi Moranti, La Biblioteca Universitaria di Urbino e i suoi incunaboli, Urbino, Istituto Statale d’Arte, 1956; Luigi Moranti, Bibliografia urbinate, Firenze, Sansoni Antiquariato, 1959 (dati informativi sulla Biblioteca Universitaria di Urbino si trovano ai numeri: 803, 2430, 2450, 2451, 2451 (I), 2455, 2471); Luigi Moranti, Carte del secolo XIII nell’Archivio Storico urbinate, in Studi in onore di Riccardo Filangieri, Napoli, L’Arte Tipografica, 1959, v. 1, p. 199 – 215; Luigi Moranti, Le cinquecentine della Biblioteca Universitaria di Urbino, Firenze, Leo S. Olschki, 1977 (3 volumi); Luigi Moranti, Maria Moranti, Il trasferimento dei «Codices Urbinates» alla Biblioteca Vaticana. Cronistoria - Documenti - Inventario, Urbino, Accademia Raffaello, 1981; Goffredo Marangoni, La Biblioteca universitaria di Urbino, problemi e prospettive, Urbino, Università degli Studi, 1981; Franco Mazzini, I mattoni e le pietre di Urbino, Urbino, Argalìa, 1982; Luciano Rigoli, La Biblioteca Universitaria di Urbino, in Le grandi biblioteche dell’Emilia Romagna e del Montefeltro, Bologna, Grafis, 1991, p. 327 – 335; Maria Moranti, Le seicentine della Biblioteca Universitaria di Urbino (1600 - 1699), Baden-Baden, Valentin Koerner, 1997.
Le news della biblioteca
-
News
Come riconoscere le fake news
L’IFLA, Associazione internazionale delle Biblioteche, ha prodotto un’infografica per suggerire alcuni percorsi di verifica delle informazioni che quotidianamente rischiano di sommergerci e che troppo spesso possono essere contraffatte o interamente false. Il Servizio Bibliotecario di Ateneo è a vostra disposizione per aiutarvi in questa verifica.
lunedì
16
settembre
61029 Urbino ???scheda.where.phone??? +39 0722 305207
Fax +39 0722 305286
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NOTA BENE: alcune risorse digitali sono consultabili soltanto dall'interno delle reti informatiche dell'Università. Se vuoi, puoi farlo anche farlo da casa, ma devi utilizzare il nostro servizio proxy.
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Cenni sulla storia e sul patrimonio della Biblioteca
L’attuale Biblioteca Universitaria ha origine con la biblioteca che Clemente XI, con bolla del 12 luglio 1720, fonda ad uso dei cittadini di Urbino e degli studiosi dell’Università ...
Questa Biblioteca Comunitativa dei Francescani (la Biblioteca era infatti annessa al Convento di San Francesco, anche se dalla bolla papale sopra menzionata si evince il carattere di biblioteca pubblica e non conventuale) si configura come un parziale risarcimento del trasferimento in Vaticano della biblioteca di Federico da Montefeltro, voluto da papa Alessandro VII nel 1657. L’urbinate Clemente XI (al secolo Giovanni Francesco Albani) aveva così voluto beneficare la sua amata città, con la donazione di libri di sua proprietà, nonché di libri provenienti dalle biblioteche private di Alessandro Fedeli, vescovo di Jesi, e dell’archiatra pontificio Giovanni Maria Lancisi.
Negli anni immediatamente successivi all’unità d’Italia vengono presi provvedimenti che riconoscono alla Biblioteca di Urbino il duplice ruolo di Universitaria e Comunale: infatti Lorenzo Valerio, Commissario Regio delle Marche, stabilisce che alla Biblioteca Universitaria di Urbino affluiscano il patrimonio librario proveniente dalle biblioteche degli ordini religiosi soppressi e le risorse documentali del Comune di Urbino: infatti nel 1862 la biblioteca voluta e fondata da Clemente XI viene incorporata alla Biblioteca Universitaria, che aveva incominciato a formarsi solo pochi anni prima, agli inizi dell’Ottocento. In questi anni la biblioteca urbinate comincia dunque ad assumere una consistenza più che rispettabile: alle opere originariamente possedute, per lo più di carattere giuridico, vanno ad aggiungersi numerose pubblicazioni filosofiche, ecclesiastiche e teologiche; in relazione a quest’ultimo ramo del sapere il sistema bibliotecario urbinate offre a tutt’oggi un’ottima copertura bibliografica: a tale proposito si pensi alla Biblioteca dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose «Italo Mancini», che conserva le opere appartenute al compianto professore e sacerdote.
Diversa origine ha la raccolta dei manoscritti, per la quale occorrerà aspettare gli anni immediatamente successivi alla prima guerra mondiale, quando il Conte Luigi Nardini, al quale nel 1908 era stata affidata la direzione della Biblioteca, inizia le pratiche per la costituzione di un Archivio Storico, volto a garantire ai documenti delle istituzioni cittadine ciò a cui le carte naturalmente aspirano, cioè un’adeguata conservazione, unitamente alla possibilità di essere messe a disposizione degli utenti; il tutto più con il conforto della buona volontà e dell’entusiasmo di singole persone e istituzioni che per l’efficacia dei provvedimenti legislativi.
Nel corso del secolo recentemente conclusosi la storia della Biblioteca non presenta scossoni particolari; va detto comunque che - soprattutto negli ultimi anni - la donazione delle biblioteche personali di alcuni docenti scomparsi ha notevolmente arricchito la Biblioteca.
Breve descrizione della sede
La Biblioteca Centrale Umanistica ha attualmente sede all’interno di Palazzo Bonaventura, l’edificio che fa da fondale a Piazza Rinascimento, e che è costantemente meta di turisti desiderosi di vedere l’antica dimora dei Montefeltro, i quali vi abitarono dal XIV° secolo sino al 1446, quando Federico si trasferì nel nuovo Palazzo Ducale, anche se agli effetti del palazzo originale non resta quasi a: il portale gotico in pietra del Furlo e gli stemmi del conte Antonio da Montefeltro e di sua moglie Agnesina de’ Prefetti di Vico. Tuttavia la suggestione di tali memorie storiche induce spesso in errore i visitatori, ai quali occorre chiarire in primo luogo che il posseduto della Biblioteca non ha a a che fare con la famosissima Libraria manoscritta di Federico da Montefeltro, che fin dal 1657 si trova alla Biblioteca Apostolica Vaticana, né con l’importante archivio della famiglia Montefeltro - Della Rovere, conservato attualmente presso l’Archivio di Stato di Firenze.
La sede ha un’estensione notevole, e si articola in una parte riservata agli uffici, raccolti nella zona più prossima al Palazzo Ducale, eccezion fatta per l’Ufficio Prestiti ed Informazioni Bibliografiche, sei sale di lettura che allo stesso tempo conservano materiale librario ed ospitano gli studiosi, altre sei sale utilizzate come magazzini librari ai quali gli utenti non hanno accesso (il deposito librario di Linguistica Generale, ove sono custoditi anche i registri del Fondo della Congregazione di Carità, l’ex-Sala dei Delegati, l’archivio delle riviste, le due aule che compongono il c. d. archivio sotterraneo, e la c. d. Sala ‘B’, dove si trova la gran parte dei manoscritti) ed infine uno scantinato.
La Biblioteca offre 90 posti di lettura, comprese sei postazioni munite di p. c. per l’interrogazione delle risorse informatizzate. Purtroppo per problemi di spazio non è stato possibile collocare il materiale a scaffale aperto.
Patrimonio
- Volumi: circa 500.000, più circa 27.000 opuscoli (la maggior parte delle opere è di carattere umanistico, anche se non manca un cospicuo numero di testi scientifici che spaziano dalla botanica alla chimica e vanno dal sedicesimo secolo ai primi del ‘900).
- Emeroteca: circa 5.000 titoli di periodici, circa 1.000 dei quali sono abbonamenti correnti.
- Fondi speciali: vanno ricordati in particolare i lasciti testamentari di Fabio Cusin e Gino Franceschini, importanti per ciò che concerne le materie storiche, di Luigi Meschieri per la psicologia e la pedagogia, Alessandro Ronconi e Alessandro Spadoni per le antichità classiche, Leone Traverso per la letteratura (in particolare per la germanistica), Emilia Giancotti Boscherini e Nicola Ciarletta per la filosofia.
- Risorse elettroniche a disposizione dei fruitori: PsycINFO – PSYCARTICLES (la più importante collezione al mondo di riviste full text nel campo della psicologia e scienze affini; MLA International Bibliography (Edizione in formato elettronico del noto repertorio bibliografico relativo agli studi letterari e linguistici: oltre 1,4 milioni di registrazioni bibliografiche dal 1963 (l'accesso alla risorsa è disponibile in monoutenza dall'Istituto di Lingue); Database of Classical Bibliography: disponibili in formato elettronico i voll. dal 1969 al 2000 dell'Annee Philologique, la più autorevole bibliografia internazionale di antichità classica (si può accedere alla risorsa via web ma dai soli pc dell'Istituto di Filologia Classica e Civiltà Antiche); Ulrich's Web (si tratta di uno strumento che fornisce dati su seriali di oltre 80.000 editori di 200 paesi e contiene più di 250.000 registrazioni (l'accesso è disponibile via web dai pc della Biblioteca Centrale Umanistica); Dyabola Database: versione elettronica dell'Archäologische Bibliographie, catalogo dell'Istituto Archeologico Germanico di Roma (al supporto magnetico disponibile presso l'Ist di Archeologia, si è aggiunta un'interfaccia web che garantisce un accesso libero dai pc dell'Ateneo); AIDA: Articoli Italiani di Periodici Accademici: spoglio Bibliografico per gli studi sociali, le scienze umane e le arti (consultabile presso l'Emeroteca della Biblioteca Centrale Umanistica); CLCLT-4 (Centre Traditio Litterarum Occidentalium Consultabile presso l'Ist. di Civiltà antiche).; CLCLT-5 (Centre Traditio Litterarum Occidentalium 2002); Moderante Paul Tombeur 3 Cd-Rom +1 manuale a stampa, consultabili presso l'Ist. di Storia (vol. I - Antiquitas Patre Latini usque ad 500, Biblia; vol.II - Patres Latini 501-735; vol.III - Scriptores Medii Aevi, Recentior latinitatis); DOEC (Dictionary of Old English Corpus: è un archivio on-line che include almeno una copia di ogni vocabolo dell'inglese antico. Il dizionario è accessibile via web dai pc dell'Istituto di Lingue); Pubblicazioni dell’Archivio Segreto Vaticano su CD-ROM (la Biblioteca Centrale Umanistica ha attualmente acquisito la raccolta dei Registri Vaticani che va da Martinus V a Calixtus III, consultabile in monotutenza); Grande Dizionario Enciclopedico - Modulo Multimediale: una ricchissima banca dati enciclopedica (disponibile presso la Biblioteca Centrale Umanistica in supporto Cd-Rom e DVD); Monumenta Germaniae Historica.
- Archivio Storico: comprende quattro settori
· Fondo dell’Università, suddiviso in buste e volumi, che raccoglie manoscritti di varia natura e documenti storici riguardanti la vita dell’Università sin da quando, nel 1506, per volere di Guidubaldo I da Montefeltro, viene istituito il Collegio dei Dottori, che può essere considerato il nucleo fondativo dell’odierna Università degli Studi;
· Fondo della Congregazione di Carità, suddiviso in buste e volumi, che illustra le vicende anche amministrative di un’associazione urbinate assai importante e scarsamente studiata,
· Fondo del Comune, suddiviso in buste e volumi, che offre allo studioso di storia locale una cospicua mole di informazioni e testimonianze sulla vita della città, nei suoi aspetti sociali, culturali, letterari, storici ed amministrativi: ad esempio, in questo settore troviamo conservate le lettere originali scritte da Federico Veterani (1643 - 1695), il valoroso maresciallo urbinate che combatté contro i turchi; la parte restante dell’archivio, dal 1850 circa in poi, è conservata dal Comune di Urbino;
· Raccolta generale delle pergamene: si tratta di 1422 pergamene contenenti atti amministrativi che vanno dal XIII° al XVIII° secolo.
Bibliografia sulla biblioteca
Luigi Nardini, Cenno storico sulla biblioteca della libera Università di Urbino, Urbino, M. Arduini, 1909; Luigi Servolini, La Biblioteca Universitaria di Urbino, in «Accademie e Biblioteche d’Italia», VIII, (1934), n. 5, p. 437 – 442; Luigi Moranti, Biblioteca Universitaria di Urbino, v. LXXX degli Inventari dei manoscritti delle biblioteche d’Italia, Firenze, Leo S. Olschki, 1954; Luigi Moranti, La Biblioteca Universitaria di Urbino e i suoi incunaboli, Urbino, Istituto Statale d’Arte, 1956; Luigi Moranti, Bibliografia urbinate, Firenze, Sansoni Antiquariato, 1959 (dati informativi sulla Biblioteca Universitaria di Urbino si trovano ai numeri: 803, 2430, 2450, 2451, 2451 (I), 2455, 2471); Luigi Moranti, Carte del secolo XIII nell’Archivio Storico urbinate, in Studi in onore di Riccardo Filangieri, Napoli, L’Arte Tipografica, 1959, v. 1, p. 199 – 215; Luigi Moranti, Le cinquecentine della Biblioteca Universitaria di Urbino, Firenze, Leo S. Olschki, 1977 (3 volumi); Luigi Moranti, Maria Moranti, Il trasferimento dei «Codices Urbinates» alla Biblioteca Vaticana. Cronistoria - Documenti - Inventario, Urbino, Accademia Raffaello, 1981; Goffredo Marangoni, La Biblioteca universitaria di Urbino, problemi e prospettive, Urbino, Università degli Studi, 1981; Franco Mazzini, I mattoni e le pietre di Urbino, Urbino, Argalìa, 1982; Luciano Rigoli, La Biblioteca Universitaria di Urbino, in Le grandi biblioteche dell’Emilia Romagna e del Montefeltro, Bologna, Grafis, 1991, p. 327 – 335; Maria Moranti, Le seicentine della Biblioteca Universitaria di Urbino (1600 - 1699), Baden-Baden, Valentin Koerner, 1997.