Biblioteca di Storia dell'Arte
Indirizzo
Via Bramante, 17
Palazzo Albani
61029 URBINO
Contatti
Tel.: +39 0722 303703-3709
Fax: +39 0722 305286
E-Mail: bibhum@uniurb.it
Servizi
Accesso disabili: Nessun accesso
Orario
Orario di apertura
dal 07/01/2024 al 23/12/2024
Giorni di chiusura
- da 08/08/2024 a 20/08/2024
Cerchi informazioni sulla Biblioteca?
Chiedi al Bibliotecario, oppure contattaci ai seguenti recapiti:
Consultazione, prestito e informazioni bibliografiche
Gaetana Lo Presti - gaetana.lopresti@uniurb.it, tel. +39 0722.305653
Responsabile del Settore Biblioteche di Ateneo
Marcella Peruzzi - marcella.peruzzi@uniurb.it, tel. +39 0722.304314
Cenni sulla storia e sul patrimonio della Biblioteca
La Biblioteca di Storia dell'Arte è una delle biblioteche del Sistema Bibliotecario d’Ateneo dell’Università degli studi di Urbino Carlo Bo. Svolge il ruolo primario di supporto all’attività di studio, catalogazione, conservazione e valorizzazione del patrimonio artistico del territorio. E’uno scrigno conoscitivo di storia dell’arte, in particolare di area marchigiana-veneta.
La biblioteca conserva circa 23.000 volumi, e 20 testate di periodici.
Dispone di 25 posti in sala lettura per la consultazione del materiale.
I volumi sono collocati a scaffale aperto, secondo una classificazione che si articola nelle seguenti sezioni:
- opere di consultazione
- fonti
- critica
- estetica
- storia dell’arte in generale
- arte e cultura per aree geografiche
- arti minori (ceramica, arti decorative, arredamento…)
- architettura
- arti grafiche
- beni culturali (legislazione, museologia, restauro)
La storia
La Biblioteca di Storia dell'Arte nasce nel 1972 grazie all’impegno dei professori Pietro Zampetti, Rosario Assunto, Walter Fontana, per rispondere all’esigenza di avere a disposizione testi di opere e immagini per la ricerca e la didattica in ambito storico-artistico; vengono all’uopo acquistati i migliori repertori (tra i quali i classici Rizzoli e l’Enciclopedia Universale dell’arte).
Contestualmente viene realizzata un’importante fototeca, che si sviluppa intorno a un primitivo nucleo di foto creato dal Prof. Pasquale Rotondi che aveva precedentemente acquistato alcuni documenti fotografici Alinari. Ben presto ai repertori correnti degli ambiti disciplinari della storia dell’arte, si aggiungono numerosi testi (monografie, cataloghi di mostre). Uno dei primi settori che si crea è quello delle Fonti (con le opere di Lanzi, Malvasia, Vasari…). A metà degli anni ’70 viene istituita la Scuola di perfezionamento in storia dell’arte, molto frequentata, dove si insegnano anche nuove materie, tra le quali la storia della miniatura, la museologia, la ceramica, l’architettura, la storia del restauro, l’arte contemporanea. La biblioteca viene dotata di libri di testo e libri di approfondimento. Anche la fototeca si arricchisce notevolmente per le foto depositate in allegato alle tesi di laurea e di perfezionamento; altre vengono acquistate dai docenti, altre fatte da fotografi professionisti, inoltre si segnalano anche donazioni di studiosi. Si viene creando così un repertorio ricco e pregiato di fotografie, strumento basilare per la ricerca, che consente di fare attribuzioni, ipotesi, confronti. Zampetti, Fontana e i propri allievi, si muovevano infatti secondo il metodo di lavoro che risale a Roberto Longhi, e poi seguito da Federico Zeri (famoso per le ricostruzioni di personalità pittoriche dimenticate). Gli anni ’80 rappresentano il momento più florido per l’Istituto di Storia dell’Arte anche grazie alla pubblicazione della rivista “Notizie da Palazzo Albani ” che incrementa un fitta rete di scambi con altre università italiane e straniere. Il patrimonio si arricchisce con tantissime donazioni di studiosi tra le quali:
- la donazione della Prof.ssa Estella Brunetti (che oltre ai testi regala documenti fotografici e lascia materiale inedito);
- La donazione dello studioso Franco Mazzini grazie all’amicizia con il Dott. Giuseppe Cucco, collaboratore del Prof. Zampetti, nata per i comuni e condivisi interessi alla città di Urbino e le sue tradizioni culturali. Si tratta per lo più di testi che riguardano l’arte marchigiana, lombarda e piemontese. A queste si aggiungono altre piccole, ma preziose donazioni di studiosi, professori, artisti.
Oggi l’incremento delle raccolte di libri avviene tramite acquisti, doni e scambi legati a una fitta rete di rapporti con musei e altre biblioteche italiane e europee. In particolare, per quanto riguarda il settore di arte contemporanea, grazie all’interessamento della Prof.ssa Silvia Cuppini si è creato un team tra la docente e bibliotecari (Valter Pandolfi, Caterina Fraternali) che mette in gioco le specifiche competenze. Si è incrementato notevolmente il settore di arte contemporanea grazie alle richieste di cataloghi a Fondazioni pubbliche e private, a comitati scientifici di mostre, alle singole personalità. Le pubblicazioni donate sono in tempo reale catalogate e rese subito visibili in OPAC e messe a disposizione dell’utenza.
Palazzo Albani
61029 URBINO ???scheda.where.phone??? +39 0722 303703-3709
Fax +39 0722 305286
E-Mail bibhum@uniurb.it
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Gaetana Lo Presti - gaetana.lopresti@uniurb.it, tel. +39 0722.305653
Responsabile del Settore Biblioteche di Ateneo
Marcella Peruzzi - marcella.peruzzi@uniurb.it, tel. +39 0722.304314
Cenni sulla storia e sul patrimonio della Biblioteca
La Biblioteca di Storia dell'Arte è una delle biblioteche del Sistema Bibliotecario d’Ateneo dell’Università degli studi di Urbino Carlo Bo. Svolge il ruolo primario di supporto all’attività di studio, catalogazione, conservazione e valorizzazione del patrimonio artistico del territorio. E’uno scrigno conoscitivo di storia dell’arte, in particolare di area marchigiana-veneta.
La biblioteca conserva circa 23.000 volumi, e 20 testate di periodici.
Dispone di 25 posti in sala lettura per la consultazione del materiale.
I volumi sono collocati a scaffale aperto, secondo una classificazione che si articola nelle seguenti sezioni:
- opere di consultazione
- fonti
- critica
- estetica
- storia dell’arte in generale
- arte e cultura per aree geografiche
- arti minori (ceramica, arti decorative, arredamento…)
- architettura
- arti grafiche
- beni culturali (legislazione, museologia, restauro)
La storia
La Biblioteca di Storia dell'Arte nasce nel 1972 grazie all’impegno dei professori Pietro Zampetti, Rosario Assunto, Walter Fontana, per rispondere all’esigenza di avere a disposizione testi di opere e immagini per la ricerca e la didattica in ambito storico-artistico; vengono all’uopo acquistati i migliori repertori (tra i quali i classici Rizzoli e l’Enciclopedia Universale dell’arte).
Contestualmente viene realizzata un’importante fototeca, che si sviluppa intorno a un primitivo nucleo di foto creato dal Prof. Pasquale Rotondi che aveva precedentemente acquistato alcuni documenti fotografici Alinari. Ben presto ai repertori correnti degli ambiti disciplinari della storia dell’arte, si aggiungono numerosi testi (monografie, cataloghi di mostre). Uno dei primi settori che si crea è quello delle Fonti (con le opere di Lanzi, Malvasia, Vasari…). A metà degli anni ’70 viene istituita la Scuola di perfezionamento in storia dell’arte, molto frequentata, dove si insegnano anche nuove materie, tra le quali la storia della miniatura, la museologia, la ceramica, l’architettura, la storia del restauro, l’arte contemporanea. La biblioteca viene dotata di libri di testo e libri di approfondimento. Anche la fototeca si arricchisce notevolmente per le foto depositate in allegato alle tesi di laurea e di perfezionamento; altre vengono acquistate dai docenti, altre fatte da fotografi professionisti, inoltre si segnalano anche donazioni di studiosi. Si viene creando così un repertorio ricco e pregiato di fotografie, strumento basilare per la ricerca, che consente di fare attribuzioni, ipotesi, confronti. Zampetti, Fontana e i propri allievi, si muovevano infatti secondo il metodo di lavoro che risale a Roberto Longhi, e poi seguito da Federico Zeri (famoso per le ricostruzioni di personalità pittoriche dimenticate). Gli anni ’80 rappresentano il momento più florido per l’Istituto di Storia dell’Arte anche grazie alla pubblicazione della rivista “Notizie da Palazzo Albani ” che incrementa un fitta rete di scambi con altre università italiane e straniere. Il patrimonio si arricchisce con tantissime donazioni di studiosi tra le quali:
- la donazione della Prof.ssa Estella Brunetti (che oltre ai testi regala documenti fotografici e lascia materiale inedito);
- La donazione dello studioso Franco Mazzini grazie all’amicizia con il Dott. Giuseppe Cucco, collaboratore del Prof. Zampetti, nata per i comuni e condivisi interessi alla città di Urbino e le sue tradizioni culturali. Si tratta per lo più di testi che riguardano l’arte marchigiana, lombarda e piemontese. A queste si aggiungono altre piccole, ma preziose donazioni di studiosi, professori, artisti.
Oggi l’incremento delle raccolte di libri avviene tramite acquisti, doni e scambi legati a una fitta rete di rapporti con musei e altre biblioteche italiane e europee. In particolare, per quanto riguarda il settore di arte contemporanea, grazie all’interessamento della Prof.ssa Silvia Cuppini si è creato un team tra la docente e bibliotecari (Valter Pandolfi, Caterina Fraternali) che mette in gioco le specifiche competenze. Si è incrementato notevolmente il settore di arte contemporanea grazie alle richieste di cataloghi a Fondazioni pubbliche e private, a comitati scientifici di mostre, alle singole personalità. Le pubblicazioni donate sono in tempo reale catalogate e rese subito visibili in OPAC e messe a disposizione dell’utenza.