Con questo saggio l'autore, studioso della percezione acustica e visiva, intende gettare sulle immagini un altro sguardo, che vada oltre il loro significato storico, artistico, simbolico.
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La sua riflessione evidenzia come da sempre l'uomo dia una forma precisa e codificata agli oggetti e ai fenomeni, anche quando questi non hanno una realtà percepibile o addirittura non esistono, come nel caso delle creature fantastiche. L'iconografia che illustra il saggio spazia dalle immagini scientifiche a quelle tecniche, a quelle propriamente artistiche: gli anelli di Saturno, la Luna di Galileo, la forma e la composizione di atomi e cristalli, le elaborazioni grafiche delle più recenti teorie sulla forma dell'universo, Michelangelo, Vermeer e Klinger.